UN PO' DI STORIA DEI TERZIERI...

La Città di Chiusi, l'antichissima Clevsin o Kamars, possiede ancora la sua struttura urbanistica nonostante le varie ricostruzioni di edifici durante l'alleanza con Roma e la loro successiva distruzione durante la guerra Gotico-Bizantina e le successive ricostruzioni dal VI secolo in poi. Dopo la creazione del Ducato Longobardo la divisione strategico amministrativa della Città di Chiusi non seguì più quella dei quartieri individuati dal cardo Via Lavinia, Via Paolozzi, Costarella di San Francesco, Via Porsenna fino a Porta San Pietro in Aciliano) e dal decumano (via Arunte e via por senna verso il Duomo) ma si trasformo in quella dei Terzieri.

Questi assunsero il nome delle Chiese che vi officiavano per cui il Terziere di Sancto Selvester de Clusio prese il nome da una chiesetta posta poco prima dell'omonima porta in fondo a via della Pietriccia; il Terziere di Sant'Angelo prese il nome da una chiesetta posta dove ora c'è la chiesa di San Francesco, che era dedicata al San Michele Arcangelo a cui era annesso un omonimo ospedale; infine il Terziere di Sancta Mariæ de Clusio prese il nome dalla Chiesa dedicata a Maria Maddalena e Marta (l'attuale rimpicciolita e quasi anonimizzata Chiesa di Santa Maria Novella) che era sede della Fraternita dei Disciplinati di Santa Maria.

Il Terziere di Santa Maria è quello più antico come territorio, infatti all'arrivo dei Romani vi si restrinsero le abitazioni dei vecchi Chiusini etruschi.

Aveva tre porte :

Porta San Pietro in Aciliano (quella distrutta dai tedeschi nell'ultima guerra)
Porta a Pacciano (posta davanti il Museo e distrutta durante l'ultima guerra)
Porta del Campo (posta dove attualmente c'è la torre civica)

I Romani abitarono la parte della Città territorio del Terziere di Sant'Angelo delimitata dalla Porta alla vigna (attuale Lavinia) e internamente da quella del Campo che la divideva dal Terziere di Santa Maria.

Infine i Longobardi si insediarono nel territorio di San Silvestro (Santo a cui erano devoti) delimitato da Porta San Silvestro (posta in fondo a via della Pietriccia, prima di un ponte a secco (che terminava all'Asso di Picche e da lì fino alla basilica di Santa Mustiola vi erano le abitazioni, fuori le mura, del Borgo a Pacciano) Porta a Pacciano che la divideva dal Terziere di Santa Maria.

Praticamente all'interno delle mura lo spopolamento e le distruzioni ridussero notevolmente le case e aumentarono gli orti ( da uno di questi spiazzi creati dal crollo delle abitazioni (come hanno dimostrato i ritrovamenti durante la pavimentazione) venne creato il "Campo" (attuale piazza XX Settembre che allora era sede del palazzo del Capitano del Popolo) che non era la piazza del Comune come è attualmente, perché questa era quella che i Chiusini chiamavano "La Piazza", cioè piazza del Duomo dove aveva sede il palazzo del Podestà.

Ovviamente è inutile dire che nel Terziere di Santa Maria abitava quel poco di aristocrazia che era rimasta a Chiusi, nel Terziere di Sant'Angelo vi abitavano gli artigiani e i salariati, mentre nel Terziere di San Silvestro vi abitava una varia umanità derivata dalle immigrazioni che furono notevoli soprattutto durante il XV secolo.